L'ANALISI

Il Bayer Leverkusen potrebbe davvero rivincere la Bundesliga?

Lorenzo Topello
Il focus sul campionato tedesco: e se le Aspirine riuscissero a fare il back to back? Occhio a Dortmund e Bayern Monaco...

Ha preso il via la Bundesliga. Ed è iniziata, sostanzialmente, come era finita: con il Bayer Leverkusen capace di vincere ancora con un gol allo scadere. Per passare 4-3 contro il Wolfsburg è servito il centro di Boniface al terzo minuto di recupero. Sintomo di enorme forza di volontà degli uomini di Xabi Alonso che dopo aver dominato lo scorso campionato ora sognano il back to back. Possibile centrare l'impresa? Sì, anche se alla seconda giornata è arrivata una sconfitta contro il Lipsia.

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La sensazione è che anche quest'anno sarà una lotta a tre. Perché certo, ci sono le Aspirine come leggere favorite: ma la truppa di Alonso, che pure è riuscita a tenere in casa tutti i pezzi pregiati della gran cavalcata della passata stagione, ora dovrà convivere col difficile impegno Champions, oltretutto andando a fronteggiare un format tutto nuovo e ricco di insidie.

E allora ecco che proverà a inserirsi il solito Bayern. Che nel 2023 vinse in modo quasi improbabile il campionato, approfittando del suicidio sportivo del Dortmund all'ultima giornata e ora vuole immediatamente tornare ad alzare la Bundesliga. La ricetta dei bavaresi è la solita: enorme mole di gioco al servizio di Kane, Musiala, Gnabry e dell'ultimo acquisto Olise, ex Crystal Palace.

La terza incomoda potrebbe essere il Borussia Dortmund, galvanizzato dalla scorsa finale di Champions arrivata al termine di uno straordinario percorso ma persa proprio sul più bello contro il cannibale Real. Chissà che i gialloneri non abbiano la forza di fare qualcosa in più quest'anno in campionato, avendo intuito le potenzialità di un gruppo in crescita esponenziale.

Una statistica in chiusura: è dal 2011-12 che per due anni di fila il campionato non viene vinto da una squadra che non sia il Bayern. Quell'anno fece centro il Dortmund, così come l'anno prima. Ma in panchina c'era Jurgen Klopp, e sembrava tutta un'altra storia.