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La notte magica del Loco Bielsa: l’Uruguay fa piangere la Bombonera

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La notte magica del Loco Bielsa: l'Uruguay fa piangere la Bombonera
Lorenzo Topello

Nella notte in cui l'Uruguay infligge un pesantissimo 2-0 all'Argentina nel tempio della Bombonera, brilla la stella di Marcelo Bielsa. Il Loco, commissario tecnico della Celeste, firma il colpaccio proprio contro la sua Nazionale, quella che ha anche allenato, seppur con risultati pessimi, vent'anni fa. La sua Argentina del 2002 era la strafavorita al Mondiale nippo-coreano e invece finì eliminata nella fase a gironi: misteri e bellezze del calcio. Stavolta però Bielsa vive la sua personale rivincita stando sull'altra panchina, quella dei rivali di sempre. Il suo Uruguay, dopo aver liquidato il Brasile, si toglie la soddisfazione di vincere con l'Albiceleste dopo dieci anni.

In dieci anni il mondo sudamericano è cambiato: la Celeste, orfana di Cavani, Godin e della magica generazione che ha segnato il ciclo del Maestro Tabarez, si affida a nuovi paladini. Come Araujo, che sigla il gol dell'1-0 beffando un Dibu Martinez tutt'altro che irreprensibile, e soprattutto come Darwin Nunez: suo il centro del raddoppio, sigillo definitivo sulla vittoria dell'Uruguay. Nunez è atteso alla definitiva esplosione come prima punta di livello mondiale: considerando che è allenato da Klopp e Bielsa, ci si può scommettere. L'Argentina invece torna a fare i conti con una sconfitta: l'ultima volta era accaduto esattamente un anno fa, al debutto in Qatar contro l'Arabia Saudita. In casa, invece, non perdeva da sette anni.

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