L'ANALISI

Nations League, ci risiamo: Serbia-Svizzera, storia di una rivalità Mondiale

Lorenzo Topello
Riecco la sfida fra le due nazionali che si sono affrontate anche nel 2018 e nel 2022: di mezzo c'è sempre stato... Shaqiri

La serata di Nations League propone Serbia-Svizzera. Rieccola, una delle gare maggiormente tese degli ultimi anni: di mezzo ci sono rivalità più storico-culturali che calcistiche, come raccontano gli episodi recenti. Le due nazionali infatti si sono affrontate sia nel Mondiale 2018 che nel 2022 in Qatar.

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Serbia-Svizzera: la rivalità

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Le ragioni delle tensioni di Serbia-Svizzera, esplose con il 2-1 degli elvetici nella terza giornata dei gironi di Russia 2018, hanno a che fare con la guerra di Jugoslavia degli anni '90: dai Balcani emigrarono in tanti di etnia kosovara e albanese per rifugiarsi in Svizzera e sfuggire così al conflitto contro la Serbia. Fra gli emigrati c'era per l'appunto Xherdan Shaqiri, in gol sia nel 2018 che nel 2022 (gara finita 3-2 per gli elvetici che passarono agli ottavi, con la Serbia ancora eliminata): la sua esultanza mimando l'aquila bicefala, simbolo dell'Albania (storica rivale dei serbi), scatenò una crisi diplomatica. Scherzo del destino, nel 2018 la rimonta della Svizzera dopo l'iniziale gol di Mitrovic fu firmata proprio dall'ex giocatore dell'Inter e anche da Xhaka, altro calciatore di etnia kosovara-albanese che esultò come Shaqiri. Da lì si è accesa una rivalità rinfocolata dall'incrocio in Qatar nel 2022. E ora arriva un nuovo capitolo: in palio ci sono punti preziosi per provare a vincere il girone di Nations League.