Un fantastico Jannik Sinner si toglie una doppia soddisfazione. Quella di vincere l'Atp Pechino, prima di tutto. E soprattutto, quella di battere per la prima volta Daniil Medvedev, che quest'anno l'aveva fatto piangere prima a Rotterdam e poi a Miami, sempre in finale. Stavolta ride l'altoatesino, che con un doppio 7-6 conquista il titolo in terra cinese.
L'ANALISI
Atp Pechino, Sinner batte Medvedev per la prima volta: i numeri della finale
Completata una settimana clamorosa: Jannik impone la propria forza ad Alcaraz e poi a Medvedev e si gode ora il numero 4 nel ranking, la posizione più alta per un italiano dai tempi di Panatta. A Pechino vince una finale che è un continuo braccio di ferro: il russo è chirurgico al servizio e cala anche cinque ace, tenendo una percentuale sulla prima che arriva addirittura all'87%. Ma Jannik lo sfianca con la strategia serve and volley: scende 17 volte a rete, vince 12 volte il punto. E non fallisce al tie-break.
Stesso copione nel secondo set. Prosegue il braccio di ferro, nessuno perde il servizio, Jannik non concede neanche una palla break e cala ben 16 colpi vincenti. La tattica serve and volley funziona ancora: 16 discese a rete, 11 punti vinti. Sinner trionfa, si toglie la soddisfazione di battere per la prima volta Medvedev con cui i precedenti erano 0-6.
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