L'ANALISI

L’Atp Madrid rilancia Andrey Rublev: non vinceva un torneo da 4 mesi

Lorenzo Topello
L'Atp Madrid rilancia Andrey Rublev: non vinceva un torneo da 4 mesi

L'ultima volta che aveva alzato un trofeo era stato 4 mesi fa: certo, non un torneo di punta quello di Hong Kong che serviva più che altro a prendere le misure al 2024 preparandosi per l'Australian Open. Poi Andrey Rublev si è ritrovato, trionfando nell'Atp Madrid. In finale ha superato 4-6 7-5 7-5 il canadese Auger-Aliassime.

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Magari il pubblico spagnolo si aspettava tenori come Alcaraz, Medvedev o il nostro Jannik Sinner (che ha dovuto alzare bandiera bianca prima dei quarti di finale), ma la finale è stata ugualmente all'altezza: quasi tre ore di gioco, col russo capace di ritrovarsi dopo un primo set complicatissimo e vicino al break in numerosi momenti del terzo, decisivo parziale. Chiude con numeri incoraggianti: 77% di punti vinti con la prima di servizio, solo due palle break concesse in tutta la gara. Cala 25 vincenti contro i ben 36 di Auger, ma è bravo a contenere gli errori non forzati: 15 contro 20.

E soprattutto, Rublev si riprende la Top 10 del ranking. Ora approda al sesto posto, dopo aver iniziato il torneo madrileno da numero 26 del mondo. Veniva da un periodo complicatissimo: la squalifica a Dubai dopo il match contro Bublik, infine le quattro sconfitte consecutive che ne avevano sancito la precoce eliminazione a Indian Wells, Miami, Montecarlo e Barcellona. Il russo torna a ruggire: in sei gare disputate a Madrid, ha concesso soltanto due set, eliminando un gigante come Alcaraz.


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